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BED BREAKFAST E 
APPARTAMENTI IN 
PROVINCIA DI RAGUSA



Case Vacanze in Sicilia.Scegli la tua destinazione dove trascorrere in piena tranquillità le tue vacanze in Sicilia

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 BB Bed and Breakfast a Ragusa

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Se pensi ad una vacanza in Provincia
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Appartamenti a Scoglitti  2-4 persone
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Appartamenti in affitto a Scoglitti
La Casa Vacanze Il Saraceno,  situato sul lungomare  a soli  30 mt dalla spiaggia di sabbia 
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 Bed & Breakfast a Comiso
Il B&B Baron House è ubicato nel centro  di Comiso a breve distanza da Piazza Fonte Diana
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 Bed and Breakfast  a Comiso     La struttura  immersa in un incantevole scenario alla periferia di Comiso,  circondata da un’incantevole giardino sorge ad un solo km dal centro di Comiso.
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Appartamento in affitto        Ragusa
Di nuovissima costruzione,si presenta come una confortevole location per trascorrere una piacevole vacanza 
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Appartamento in affitto
         a Ragusa                

 Un palazzetto dell’Ottocento trasformato dall’amore ,dalla cura dei proprietari,in una struttura moderna
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La provincia di Ragusa è situata nella parte sud orientale della Sicilia. Bagnata dal Canale di Sicilia, offre una grande varietà di panorami e di ambienti.Ha una superficie di 1.614 km2 e una densità abitativa di 196 abitanti per km2 piazzandosi al settimo posto, per numero di abitanti, fra le nove province siciliane. Assieme a quella di Siracusa è la provincia più meridionale della Sicilia e confina con le province di Siracusa, Catania e Caltanissetta mentre la sua parte meridionale si affaccia sul mar Mediterraneo. L'istituzione della provincia risale al 1927, durante il periodo fascista.La provinciadi Ragusa, la meno estesa e la più giovane delle provincie siciliane (1926),occupa la parte sud-orientale dell'Isola e si estende su un territorio di 1600 chilometri quadrati per una popolazione di circa 300.000 abitanti. Ilpaesaggio, la tradizione, il mare, la storia, la rendono un itinerario distudio ricercato eaffascinante non lontano, per caratteristiche, da quello più vasto ed altrettanto unico della Sicilia orientale e di tutta l'isola. E`infatti a questo ampio territorio che la provincia di Ragusa è legata per  aspetto fisico, architettonico e, naturalmente, storico. Ciò non toglie che la provincia, come ogni altra in Sicilia, mantenga propri tratti caratteristici e di identità, che chiunque può cogliere e gustare visitandoci. I confini ufficiali e l'autonomia amministrativa della provincia di Ragusa sono stati definiti nel 1927, durante il fascismo, ma la sua storia è legata a quella della Sicilia.
 Gli insediamenti umani preistorici sono a volte presenti accanto ai resti degli insediamenti greci arcaici; le testimonianze di epoca ellenistico-romana si mesolano a vestigia bizantine e medioevali.Alla zona di Fontana nuova, nei pressi di Marina di Ragusa, spetta il primato del più antico ritrovamento di testimonianze umane finora scoperto in Sicilia: in una grotta sono state ritrovate alcuni raschiatoi e lame da taglio in pietra scheggiata,risalenti a 30.000 anni .Nel Ragusano, a Cava d'Ispica e a Cava Lazzaro, vi sono testimonianze archeologiche di attività minerarie riconducibili alla Cultura di Castelluccio, mentre nella zona di Monte Arcibessi sono presenti numerosi insediamenti fortificati (castellieri) dell'Età del bronzo e dell'Età del ferro.In epoca storica, i più antichi abitati (sicani e siculi) di cui si ha testimonianza sono Motyca e Hybla Heraia. Ma la nascita delle prime città vere e proprie si deve ai commercianti fenici e ai Greci, che colonizzarono l'area a partire dall'VIII secolo a.C. e fondarono, tra le altre, Kamarina, Kasmenai e Akrillai. I Romani eressero la Sicilia a provincia, ma della loro lunga presenza (241 a.C.-440) non sono sopravvissute tracce apprezzabili nel territorio ragusano attuale. Si succedettero poi varie invasioni di Vandali e Goti. Gli Ostrogoti di Teodorico nel 491 la conquistarono tenendola in possesso fino a quando, nel 535, non venne loro strappata dal bizantino Belisario. Nel 549 i Goti di Totila decisero di conquistare di nuovo l'isola e per due anni saccheggiarono varie zone dell'interno fino a quando ne vennero definitivamente scacciati da Artaban nel 551.[20]I Bizantini, che ressero la regione dal 535 all'830, hanno lasciato tracce visibili in alcune cappelle e chiese rupestri. Gli Arabi, padroni della Sicilia tra il IX e il XI secolo, favorirono un certo sviluppo economico che proseguì durante il successivo dominio dei Normanni, i quali favorirono anche un notevole sviluppo culturale. Il successivo malgoverno angioino ebbe fine nel 1282 con la rivolta dei Vespri Siciliani e, in seguito, il nuovo sovrano, Pietro III di Aragona, elevò a sede comitale sia Ragusa sia Modica. Nel 1296 le due contee vennero unificate grazie al matrimonio tra Manfredi Chiaramonte e Isabella Mosca eredi, rispettivamente, delle due contee di Ragusa e di Modica. La Contea di Modica, corrispondente grosso modo alla provincia attuale, nacque il 25 marzo 1296, quando Federico III di Aragona conferì la concessione a Manfredi Chiaramonte, come conte di Modica e signore di Ragusa, Caccamo, Scicli, Gulfi, Pozzallo e Spaccaforno (antico nome di Ispica).In età moderna il feudo dei Chiaramonte divenne un'entità amministrativa del tutto autonoma rispetto al Regno di Sicilia: aveva tribunali con tre gradi di giudizio (compreso quello delle II Appellazioni, che non esisteva neppure a Palermo), un governatore, amministratori per le singole "università" (cioè gli attuali comuni) e forze di polizia municipale e comitale.Rispetto all'attuale territorio provinciale quello del feudo incluse i comuni di Acate (detta Biscari fino al 1930), Comiso, Ispica e Santa Croce Camerina solo nel periodo  al 1392 al 1457, essendo Conti Bernat Cabrera e suo figlio Giovanni Bernardo. Quest'ultimo, a causa di un debito di 60.000 fiorini, fu costretto ad alienare alcuni feudi per far cassa. Fu così che, fra il 1453 e il 1457, Comiso fu ceduta ai Naselli, Giarratana ai Settimo, Ispica ai Caruso-Statella, SantaCroce al modicano Pietro Celestre, Acate ai Paternò-Castello. Per lungo tempo,invece, il feudo comprese anche Caccamo, Calatafimi e Alcamo, città dellaSicilia occidentale, queste ultime due fino all'annessione al regio demanio, avvenuta nel 1802, delle terre della Contea di Modica.Nel 1607 venne fondata la città di Vittoria in onore della nobildonnaVittoria Colonna sposa di LudovicoIII Henriquez de Cabrera conte di Modica dal 1596. La provincia, come la Val di Noto, venne sconvolta nel 1693 dal terremoto che distrusse territori e città intere come Scicli, Ragusa, Chiaramonte, Modica, Ispica, Vittoria ed altri centri abitati. Il sisma causò circa 60.000 vittime e la distruzione di tante testimonianze delle epoche e delle civiltà passate. La ricostruzione  diede tuttavia nuovo lustro al territorio della provincia, donandole i numerosi  capolavori del barocco.Agli inizi del XX secolo anche nel ragusano si diffusero le idee socialiste ma nella metà degli anni venti si già era affermata una  forte presenza fascista. Nel 1927, in seguito all'attività politica di Filippo Pennavaria, (esponente locale di rilievo del fascismo), Ragusa venne eretta a  capoluogo di provincia a  scapito delle aspirazioni di Modica, che per seicento  anni era stata la quarta città della Sicilia, per importanza e popolazione,  dopo Palermo, Catania e Messina. All'atto dell'istituzione della provincia  Ragusa aveva una popolazione quasi uguale a quella di Modica ed era divenuta un importante centro industriale ed economico.
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