Bed and Breakfast a NOVARA
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La Città di Novara

Novara Comune del Piemonte (103 km2 con 102.862 ab. nel 2008), capoluogo della provincia omonima. Sorta in posizione sopraelevata rispetto alla Pianura Padana (162 m s.l.m.), presso il torrente Agogna, si è prima sviluppata in funzione della via commerciale che legava Milano a Vercelli e dell’area di scambi tra la Valsesia, il Lago Maggiore e la Lomellina. La posizione nodale, nell’ambito della costituzione del ‘triangolo industriale’ nel Nord-Ovest dell’Italia, ha poi determinato l’espansione lungo assi di collegamento diretti a Milano, Torino e Genova; inoltre N. si è affermata come nodo di scambi lungo la direttrice di traffico che corre fra Genova e l’Europa centro-settentrionale. La popolazione è sostanzialmente stazionaria, dopo fasi di decremento protrattesi fino agli anni 1980. La città ha registrato processi di riqualificazione funzionale, soprattutto in relazione ai tradizionali settori del terziario locale: attività commerciali e socioculturali (nel campo editoriale è sede dell’Istituto Geografico De Agostini). Importante è stata l’istituzione, nel 1998, dell’Università degli studi del Piemonte Orientale, di cui N. costituisce, insieme ad Alessandria e Vercelli, una delle sedi.
Di origine gallica o ligure, l’antica Novaria fu costituita in municipio da Cesare e divenne centro commerciale fiorente, sulla via da Milano a Vercelli, in epoca imperiale; nella 2ª metà del 4° sec. fu elevata a sede vescovile. Fece parte del ducato (poi gastaldato) detto di Bulgaria in età longobarda, e nel 10° sec. divenne capoluogo dell’omonima contea; ma continuò a essere governata dai suoi vescovi finché, ai primi dell’11° sec., vi si affermò il comune. Questo ricostruì la città distrutta dalle truppe dell’imperatore Enrico V (1110) e, dopo aver parteggiato per Federico Barbarossa, nel 1167 aderì, contro di lui, alla Lega Lombarda; al termine di lunghe lotte con Vercelli per il predominio nella Valsesia dovette sottomettersi ai Visconti (1ª metà 14° sec.). Seguì le sorti del ducato di Milano durante il regno di Luigi XII e l’alterna vicenda delle guerre tra Francesco I e Carlo V, restando infine in potere di quest’ultimo (1535), che nel 1538 l’eresse in marchesato per Pier Luigi Farnese; tornò poco dopo alla Spagna: nel 1714 per il trattato di Utrecht passò all’Austria e con la pace di Vienna (1738) fu incorporata, insieme a Tortona, allo stato dei Savoia. Dopo essere stata capoluogo del dipartimento dell’Agogna nel periodo napoleonico, ritornò nel 1814 ai Savoia.
Dei monumenti medievali rimangono il battistero, ottagonale, probabilmente del 10° e 11° sec. su pianta del 5° sec., con importantissimi affreschi raffiguranti l’Apocalisse, databili all’11° sec.; S. Gaudenzio, chiesa in origine romanica ma ricostruita fra il 1577 e il 1659, conserva pitture diG. Ferrari e di P.F. Morazzone.
N. fu un importante centro scrittorio nell’Alto Medioevo, da cui provengono alcuni dei più significativi codici miniati precarolingi e di età ottoniana eseguiti in Italia.
Itinerari turistici di Novara
Il cuore storico di una città moderna Le vie del centro storico di Novara, ricche di negozi e caffè, conservano ancora l'impianto romano e l'antico stile di pavimentazione in porfido. È proprio una di queste pietre, di forma triangolare, a segnare per tradizione il punto centrale della città, in piazza Giacomo Matteotti (da tutti conosciuta come piazza delle Erbe). Da questo piccolo slargo si arriva facilmente alle vie del passeggio cittadino e ai principali edifici di interesse storico e artistico.
L'antico palazzo comunale aveva sede nel Broletto, di origine medievale, sul cui cortile si affacciano oggi palazzi di epoche diverse, in uno dei quali è allestita laGalleria d'arte moderna Giannoni. Dal Broletto si può accedere sia a corso Italiasia a corso Matteotti, e da questo secondo lato si arriva allo slargo prospiciente ilDuomo e il Battistero. A pochi minuti da qui si trova inoltre uno dei principali parchi cittadini, il parco dell'Allea, limitrofo alla fortezza conosciuta come Castello Sforzesco, la cui struttura originaria risale al XIV secolo.
Nel centro storico novarese meritano sicuramente una visita anche la Basilica di San Gaudenzio e la vicina Cupola, opera ottocentesca (come la più celebre Mole torinese) di Alessandro Antonelli. Infine, ai buoni vini del territorio si affianca la gastronomia. Novara si trova in un'area da secoli caratterizzata dalla coltivazione del riso: ne consegue che questo cereale sia alla base di molti piatti della cucina tradizionale, a partire dalla paniscia.
Il lago d'Orta e l'isola di San GiulioA cavallo tra le province di Novara e del Verbano Cusio Ossola, circa 40 km a nord di Novara sorge il Lago d'Orta o Cusio. Si tratta del più occidentale tra i laghi prealpini italiani, racchiuso tra il massiccio del Mottarone (1492 m slm) a est e i rilievi montuosi che lo dividono dalla Valsesia a ovest. Meno gettonato del vicinoLago Maggiore, il Cusio ha tuttavia un fascino tutto suo, grazie ai panorami incantevoli e alla tranquillità del luogo che ne fanno una meta perfetta per chi desidera trascorrere qualche giorno di relax.
Le sue sponde sono costellate di località piacevoli come Pettenasco, San Maurizio d'Opaglio, Pella e Omegna, posta sull'estremità settentrionale del Cusio. A Orta San Giulio sorge il Sacro Monte dedicato a San Francesco e inserito nel percorso dei nove complessi devozionali che dal 2003 sono annoverati nel Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. Alla spiritualità del luogo, affacciato sulle acque del lago, si aggiunge la bellezza della natura. Proprio di fronte all'incantevole borgo di Orta si trova la piccola isola di San Giulio, dominata dall'abbazia benedettina Mater Ecclesiae e dall'antichissima Basilica di San Giulio che ospita le spoglie del santo. Gianni Rodari, che nacque a Omegna, ha contribuito alla fama dell'isoletta ambientandovi il romanzo per ragazzi C'era due volte il barone Lamberto.
Le località del lago offrono al turista piccole e graziose spiagge dove rilassarsi, prendere il sole o concedersi un bagno, ma anche una grande quantità di sentieri ideali per passeggiate, trekking oppure mountain bike. Il cosiddetto anello azzurro, percorso che copre l'intero perimetro del lago per un totale di circa 40 km (ma non temete: è possibile percorrerne anche soltanto alcuni tratti), è davvero un bel modo di scoprire quest'angolo di Piemonte.
Di origine gallica o ligure, l’antica Novaria fu costituita in municipio da Cesare e divenne centro commerciale fiorente, sulla via da Milano a Vercelli, in epoca imperiale; nella 2ª metà del 4° sec. fu elevata a sede vescovile. Fece parte del ducato (poi gastaldato) detto di Bulgaria in età longobarda, e nel 10° sec. divenne capoluogo dell’omonima contea; ma continuò a essere governata dai suoi vescovi finché, ai primi dell’11° sec., vi si affermò il comune. Questo ricostruì la città distrutta dalle truppe dell’imperatore Enrico V (1110) e, dopo aver parteggiato per Federico Barbarossa, nel 1167 aderì, contro di lui, alla Lega Lombarda; al termine di lunghe lotte con Vercelli per il predominio nella Valsesia dovette sottomettersi ai Visconti (1ª metà 14° sec.). Seguì le sorti del ducato di Milano durante il regno di Luigi XII e l’alterna vicenda delle guerre tra Francesco I e Carlo V, restando infine in potere di quest’ultimo (1535), che nel 1538 l’eresse in marchesato per Pier Luigi Farnese; tornò poco dopo alla Spagna: nel 1714 per il trattato di Utrecht passò all’Austria e con la pace di Vienna (1738) fu incorporata, insieme a Tortona, allo stato dei Savoia. Dopo essere stata capoluogo del dipartimento dell’Agogna nel periodo napoleonico, ritornò nel 1814 ai Savoia.
Dei monumenti medievali rimangono il battistero, ottagonale, probabilmente del 10° e 11° sec. su pianta del 5° sec., con importantissimi affreschi raffiguranti l’Apocalisse, databili all’11° sec.; S. Gaudenzio, chiesa in origine romanica ma ricostruita fra il 1577 e il 1659, conserva pitture diG. Ferrari e di P.F. Morazzone.
N. fu un importante centro scrittorio nell’Alto Medioevo, da cui provengono alcuni dei più significativi codici miniati precarolingi e di età ottoniana eseguiti in Italia.
Itinerari turistici di Novara
Il cuore storico di una città moderna Le vie del centro storico di Novara, ricche di negozi e caffè, conservano ancora l'impianto romano e l'antico stile di pavimentazione in porfido. È proprio una di queste pietre, di forma triangolare, a segnare per tradizione il punto centrale della città, in piazza Giacomo Matteotti (da tutti conosciuta come piazza delle Erbe). Da questo piccolo slargo si arriva facilmente alle vie del passeggio cittadino e ai principali edifici di interesse storico e artistico.
L'antico palazzo comunale aveva sede nel Broletto, di origine medievale, sul cui cortile si affacciano oggi palazzi di epoche diverse, in uno dei quali è allestita laGalleria d'arte moderna Giannoni. Dal Broletto si può accedere sia a corso Italiasia a corso Matteotti, e da questo secondo lato si arriva allo slargo prospiciente ilDuomo e il Battistero. A pochi minuti da qui si trova inoltre uno dei principali parchi cittadini, il parco dell'Allea, limitrofo alla fortezza conosciuta come Castello Sforzesco, la cui struttura originaria risale al XIV secolo.
Nel centro storico novarese meritano sicuramente una visita anche la Basilica di San Gaudenzio e la vicina Cupola, opera ottocentesca (come la più celebre Mole torinese) di Alessandro Antonelli. Infine, ai buoni vini del territorio si affianca la gastronomia. Novara si trova in un'area da secoli caratterizzata dalla coltivazione del riso: ne consegue che questo cereale sia alla base di molti piatti della cucina tradizionale, a partire dalla paniscia.
Il lago d'Orta e l'isola di San GiulioA cavallo tra le province di Novara e del Verbano Cusio Ossola, circa 40 km a nord di Novara sorge il Lago d'Orta o Cusio. Si tratta del più occidentale tra i laghi prealpini italiani, racchiuso tra il massiccio del Mottarone (1492 m slm) a est e i rilievi montuosi che lo dividono dalla Valsesia a ovest. Meno gettonato del vicinoLago Maggiore, il Cusio ha tuttavia un fascino tutto suo, grazie ai panorami incantevoli e alla tranquillità del luogo che ne fanno una meta perfetta per chi desidera trascorrere qualche giorno di relax.
Le sue sponde sono costellate di località piacevoli come Pettenasco, San Maurizio d'Opaglio, Pella e Omegna, posta sull'estremità settentrionale del Cusio. A Orta San Giulio sorge il Sacro Monte dedicato a San Francesco e inserito nel percorso dei nove complessi devozionali che dal 2003 sono annoverati nel Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. Alla spiritualità del luogo, affacciato sulle acque del lago, si aggiunge la bellezza della natura. Proprio di fronte all'incantevole borgo di Orta si trova la piccola isola di San Giulio, dominata dall'abbazia benedettina Mater Ecclesiae e dall'antichissima Basilica di San Giulio che ospita le spoglie del santo. Gianni Rodari, che nacque a Omegna, ha contribuito alla fama dell'isoletta ambientandovi il romanzo per ragazzi C'era due volte il barone Lamberto.
Le località del lago offrono al turista piccole e graziose spiagge dove rilassarsi, prendere il sole o concedersi un bagno, ma anche una grande quantità di sentieri ideali per passeggiate, trekking oppure mountain bike. Il cosiddetto anello azzurro, percorso che copre l'intero perimetro del lago per un totale di circa 40 km (ma non temete: è possibile percorrerne anche soltanto alcuni tratti), è davvero un bel modo di scoprire quest'angolo di Piemonte.